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Tutti dichiarano che le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza rappresentano un’occasione importante, per non dire “storica”, per la città di Siracusa, come per tutti i comuni italiani. L’inserimento dei Comuni nella cabina di regia di questi fondi attribuisce una grande responsabilità alle attuali classi dirigenti locali. Per questa ragione, “Civico4” ritiene che questo momento storico potrebbe rappresentare un’occasione perduta. La progettazione di ciò che serve alla città passa infatti, ancora per 17 (diciassette) mesi, dall’Amministrazione comunale uscente, un gruppo di potere stanco, distaccato dalla città, in contrapposizione praticamente con tutte le forze politiche e i movimenti civici del territorio. Ma, soprattutto, privo di una visione strategica condivisa sullo sviluppo del territorio e incapace di esprimere un ruolo di coordinamento e regia di area vasta con gli altri comuni della provincia per la debolezza intrinseca della sua leadership.
“Civico4” avrà un ruolo di primo piano nella seconda parte di questo percorso, a valle della fine di questa pagina amministrativa. Riteniamo di non doverci esimere dal lasciare nero su bianco quali siano alcuni degli interventi infrastrutturali strategici per la città di Siracusa, sfidando l’Amministrazione comunale uscente ad essere capace di risolverli in termini di acquisizione dei fondi necessari in questi ultimi 17 (diciassette) mesi: 1. La ristrutturazione e riqualificazione della scuola comunale di via Algeri in contrada Mazzarrona; 2. La risoluzione del problema del deflusso delle acque nel quartiere Epipoli; 3. La protezione della costa e la salvaguardia delle arterie di collegamento con le zone balneari, come via Lido Sacramento; 4. La riqualificazione del tessuto urbanistico di contrada Palazzo a Cassibile; 5. La riqualificazione urbana della parte alta della città nella interconnessione tra Villaggio Miano e contrada Pizzuta, come ad esempio, via Monte Cervino e le vie limitrofe; 6. Il completamento del sistema fognario cittadino, in particolare nelle zone balneari ancora sprovviste; 7. Il reperimento di nuovi pozzi salubri per l’approvvigionamento idrico della città e gli interventi a compensazione delle elevatissime perdite idriche delle condotte siracusane; 8. La realizzazione dei marciapiedi nelle grandi arterie cittadine ancora sprovviste come, ad esempio, via Servi di Maria; 9. La realizzazione di scuole che sostituiscano le soluzioni rabberciate e scandalose individuate ad oggi dall’Amministrazione comunale uscente per i bimbi della città (ad esempio, via Tintoretto); 10. La realizzazione di vie di collegamento alla città rimaste sulla carta (Park Way), il potenziamento di arterie insufficienti (via del mare) e La soluzione di problemi infrastrutturali su strade esistenti (ad esempio, via Ascari).
A valere sulla misura del Pnrr relativa al trasporto pubblico, “Civico4” rammenta la propria proposta di trasporto pubblico vi mare e l’importanza che questa occasione storica venga utilizzata anche per il completamento di tutti i parcheggi scambiatori cittadini, ubicati in periferia e nelle zone prossime ai centri storici.
La ricaduta sociale, economica ed occupazionale che proviene dal raggiungimento degli obiettivi di questo ampio decalogo ha una tale importanza per la città che sapere di essere affidata all’Amministrazione comunale uscente ci preoccupa. Tuttavia, è doveroso porre le questioni, soprattutto perché il PNRR non rappresenterà un insieme di fondi perduti, ma di opportunità di indebitamento virtuoso che saranno ripagate dai nostri figli e dai nostri nipoti, per cui l’attuale classe dirigente comunale deve ragionale con lo sguardo rivolto ai propri figli e alla responsabilità che abbiamo verso le future generazioni.
“Civico4” riconosce allo stesso modo l’importanza di altre quattro misure fondamentali, oltre quella infrastrutturale: la mitigazione del clima, la questione dell’inclusione sociale, quella della digitalizzazione e quella del personale dei comuni. In tutti e quattro i casi ci troviamo di fronte ad un’Amministrazione comunale già responsabile di omissioni importanti che vanno recuperate.
Sul tema della mitigazione climatica, “Civico4” ricorda il proprio intervento volto al recupero del Parco Robinson di Bosco Minniti e, più in generale, la necessità di un’ampia azione di forestazione urbana.
Nel secondo caso pensiamo, ad esempio, al tema delle barriere architettoniche e sensoriali; nel terzo caso, a tutta la grande questione delle smart cities e a tutte le infrastrutture digitali necessarie per la loro realizzazione; nel quarto caso, all’opportunità di costruire una pianta organica competente ed entusiasta, pronta alle sfide che ci porteranno verso il 2030 e, sinceramente, nessuna classe dirigente locale era riuscita a far scendere in piazza tutti i lavoratori di cui è stata capace l’Amministrazione uscente.
Dunque, gli obiettivi sono chiari e la sfida è aperta. “Civico4”, per questo ultimo scorcio di mandato, continuerà a sorvegliare nell’interesse dei cittadini e nella prospettiva di assumersi successivamente le proprie responsabilità.