Abbiamo sempre sostenuto che il Sindaco, nel comunicare con la cittadinanza tramite i social, confonda le informazioni con la propaganda politica e possa indurre i cittadini a ritenere che stia informando anche quando sta solo dicendo come la pensa lui. Inoltre, in campagna elettorale, anziché comunicare in modo impersonale su eventi e iniziative cittadine, ha spesso utilizzato questi fatti per un ritorno di visibilità personale.

Oggi l'Agcom ci dà ragione con una ordinanza che condanna il Comune di Siracusa ma che ancora non ci soddisfa del tutto, sia nel numero e nel merito dei post che il Corecom ha trasmesso all'Agcom sia rispetto alla mancata chiarezza sull'utilizzo dei profili Fb Comune di Siracusa e Francesco Italia Sindaco, dove non si discerne informazione e propaganda né chi fa che cosa.
Per queste ragioni, riteniamo che l'ordinanza dell'Agcom sia solo un punto di partenza rispetto alle iniziative successive che intraprenderemo e che vogliono restituire ai cittadini trasparenza, chiarezza e rispetto delle regole, aiutandoli a discernere tra informazione e propaganda.