CONSUNTIVO 2022: 26,2 MILIONI DI EURO DI MANCATO INCASSO, PREVISIONI FARLOCCHE ANCHE PER IL 2023 E TASSA DI SOGGIORNO VOLUTAMENTE SOTTOSTIMATA, DATI DA TRASMETTERE AL VAGLIO DELLA CORTE DEI CONTI (COMUNICATO STAMPA).

Con la Delibera 38 del 10/05/2023 il Commissario straordinario con i poteri del Consiglio comunale di Siracusa ha approvato il Rendiconto 2022, che il movimento “Civico4” ha formalmente acquisito con tutti gli allegati, anzitutto per una verifica della coerenza tra le entrate che l’Amministrazione comunale aveva previsto e quelle che realmente ha incassato, sull’ipotesi che l’Amministrazione sostenga delle spese che non trovano reale copertura nelle entrate del Comune di Siracusa. Allegata a questo post, trovate una prima tabella riepilogativa riguardante alcune entrate prese in considerazione e le effettive reversali incassate nel 2022.
Dai sette capitoli di entrata presi in considerazione, emerge un mancato incasso nel 2022 di 26,2 milioni di euro, una cifra consistente sulla base della quale sono state giustificate poste in uscita nel bilancio di previsione 2022, senza che – sostanzialmente – l’Amministrazione comunale impari dagli errori, né dal punto di vista dei correttivi per recuperare l’evasione, che è costantemente in crescita, né dando seguito a poste in entrata realistiche. Il bilancio di previsione 2023, attraverso una lettura del Piano Esecutivo di Gestione 2023, riporta per l’anno in corso, infatti, le sprevisioni che trovate nella seconda tabella allegata.
Il Sindaco si è vantato parecchio di avere approvato il bilancio a gennaio, ma più che un bilancio, sembra un film di fantascienza, a questo punto, con previsioni che il consuntivo 2022 ha ampiamente smentito e spese effettuate sulla base di previsioni che non sono vere.
Un discorso a parte e ancor più grave merita, poi, la tassa di soggiorno.
L’Amministrazione comunale di Siracusa, infatti, risulta essere refrattaria ad imporre la tassa di soggiorno alle locazioni turistiche (affitti brevi), trincerandosi dietro il mancato inserimento di questa tipologia in regolamento, al contrario di quanto hanno già fatto altri comuni nella provincia, e alimentando così una cospicua mole di evasione, nonché una concorrenza sleale tra diverse tipologie di strutture ricettive. Per intenderci: a seguito dell’entrata del codice identificativo regionale – CIR –, le strutture ricettive ufficialmente note agli enti competenti all’analisi dei flussi turistici sono passate dalle meno di 500 del settembre 2022 alle 2.365 alla data del 30 giugno 2023, con un aumento dovuto alle 1.870 locazioni turistiche (dato in costante aggiornamento) emerse a seguito della nuova normativa.
L’Amministrazione comunale insiste invece nel richiedere il pagamento della tassa solo alle strutture tradizionali. Se si considera che il numero delle strutture è quasi quintuplicato, la tassa di soggiorno potrebbe permettere un incasso di oltre 7 milioni di euro, che determinerebbe una efficace politica di servizi nel campo del turismo.
Dunque, su questa specifica voce, il bilancio è doppiamente falsato: da un lato perché vengono iscritte somme che non vengono riscosse e dall’altro perché non ne vengono iscritte altre che non sono accertate benché i flussi turistici esistano.
Per questa ragione, in assenza di concreti riscontri a queste evidenze da parte dell’Amministrazione comunale di Siracusa e atti amministrativi volti a sanare queste forme di irregolarità, sarà doveroso coinvolgere la Corte dei Conti.