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CIVICO4 HA ADERITO ALLA MANIFESTAZIONE DI VENERDÌ 18 NOVEMBRE. CORTEO DA PIAZZALE MARCONI A PIAZZA ARCHIMEDE.

2022-11-16 23:00

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CIVICO4 HA ADERITO ALLA MANIFESTAZIONE DI VENERDÌ 18 NOVEMBRE. CORTEO DA PIAZZALE MARCONI A PIAZZA ARCHIMEDE.

Il polo petrolchimico, da tempo in crisi, adesso vive un grave momento di incertezza legato alle conseguenze della guerra in Ucraina e all’embargo del....

CIVICO4 HA ADERITO ALLA MANIFESTAZIONE DI VENERDÌ 18 NOVEMBRE. CORTEO DA PIAZZALE MARCONI A PIAZZA ARCHIMEDE.

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“Civico4” ha preso parte alla manifestazione di venerdì 18 novembre, per il futuro della zona industriale di Siracusa.

 

Il polo petrolchimico, da tempo in crisi, adesso vive un grave momento di incertezza legato alle conseguenze della guerra in Ucraina e all’embargo del petrolio russo.

 

Un clima di precarietà che pesa sulle spalle di oltre 10mila persone, tra lavoratori diretti e indotto, che lavorano nelle industrie.

Dieci mila persone, tradotto in economia, significa 10mila famiglie che rischierebbero di rimanere senza un’entrata, con tutte le conseguenze che si ripercuoterebbero sul territorio.

Peraltro, questi non sono gli unici problemi della zona industriale. Come si ricorda, infatti, lo scorso giugno, la Procura di Siracusa ha sequestrato il depuratore Ias, l’impianto destinato alla depurazione dei reflui dell’area industriale siracusana e dei Comuni di Melilli e Priolo Gargallo.

Se dovessero chiudere impianti come Lukoil o Ias le perdite sarebbero incalcolabili.

Nelle ore in cui al Mise viene convocato un tavolo tecnico per discutere del destino del polo, "Civico4”, mostrando solidarietà a tutti gli operatori della zona industriale, è sceso in piazza insieme con Cgil e Cisl.

La questione più grave, paradossalmente, e meno risolvibile potrebbe diventare quella a valle della produzione, cioè quella relativa agli scarichi, perché ad oggi la vicenda di Ias dal punto di vista delle competenze regionali è rimasta al palo.

Seguono note di stampa, foto, dichiarazioni.