La gestione della raccolta differenziata a Siracusa è oggettivamente fallimentare. Lo scriviamo in base all’analisi degli atti amministrativi, dei dati, delle condizioni della città, dei servizi messi in campo. Lo studio che “Civico4” condivide con l’opinione pubblica, in coincidenza con la stagione estiva, documenta una responsabilità politica rispetto alla quale non è onesto nascondersi dietro la “storiella” degli “sporcaccioni”. Una classe dirigente seria è capace di governare e reprimere i fenomeni di devianza, non di alimentarli e di utilizzarli per giustificare la propria inefficienza.

La determina a contrarre che diede inizio all’attuale gestione del capitolato di appalto – che avrà la durata di sette anni – è, infatti, la numero 171 del 30 luglio 2019. Sono trascorsi tre anni. L’obiettivo che lo stesso provvedimento richiamava all’articolo 1 (oggetto) e all’articolo 15 (penalità) era il raggiungimento del 65% al termine del primo anno di attività. L’ultimo report disponibile sulla raccolta differenziata, relativo al primo semestre del 2022, riporta una media del 49,58%, pari a sedici punti percentuali in meno rispetto all’obiettivo che l’Amministrazione avrebbe dovuto raggiungere due anni fa, con un ritardo cumulato, a valere sulle penalità di cui all’articolo 15, di ben ventiquattro mesi.
Ogni anno, l’Amministrazione comunale ha disposto di 195.447,44 euro per campagne di coinvolgimento del cittadino e formazione ambientale. Quanti incontri nei condomini sono stati effettuati dai nostri amministratori comunali? O dobbiamo davvero pensare che la riunione del primo luglio 2022 con i residenti di via Barresi 10 (a proposito, come mai proprio quel condominio?) valga per tutti i condomini della città? O, ancor peggio, ritenere che la formazione della cittadinanza sia stata evasa con i 55 mila pieghevoli trasmessi il 20 luglio, buoni di certo ad aumentare la percentuale di carta e cartone? E che dire dell’indagine indipendente sul grado di soddisfazione della cittadinanza, puntualmente elusa dall’Amministrazione comunale e derubricata ai commenti sul sito della ditta appaltatrice del servizio?
Il sistema introdotto dall’Amministrazione comunale per il ritiro domiciliare degli ingombranti è talmente farraginoso, lento e inaffidabile da disincentivarne l’utilizzo. Relativamente al mal funzionamento del call center, alle complesse procedure, ai lunghi tempi di attesa e al mancato rispetto dei tempi di ritiro aggiungiamo prove eseguite a segnalazioni ricevute, al punto che oggi noi riteniamo che gran parte delle discariche a cielo aperto presenti nel territorio possano essere una responsabilità indiretta della stessa Amministrazione comunale. È possibile, infatti, immaginare che i cittadini, di fronte a questo sistema, finiscano col rivolgersi a servizi privati (abusivi?) di sgombero delle cantine che, successivamente, depositano il materiale ritirato nel territorio comunale? Noi pensiamo di sì.
Con la recente approvazione del piano esecutivo di gestione da parte della Giunta Municipale e l’assegnazione degli obiettivi ai dirigenti, ovvero con la delibera 117 del 9 agosto 2022, l’Amministrazione comunale ha posto le basi per rispondere alle mancanze che abbiamo evidenziato? Noi riteniamo di no. Di fronte all’urgenza di risolvere una situazione igienico-sanitaria drammatica e un fenomeno diffuso sul territorio di discariche di cui sono note oramai ragioni e modalità con cui vengono alimentate, premiare un dirigente perché “verifica in maniera costante l’andamento della raccolta differenziata” è sinceramente imbarazzante. Allo stesso modo, appare residuale assegnare la più piccola quota di obiettivo - appena il 10% - alla Polizia Municipale per l’implementazione dei controlli e della video-sorveglianza a fronte della gravità della situazione.
Tra i servizi in capitolato, lo spazzamento delle strade risulta tra quelli meno percepiti dalla cittadinanza e, in effetti, “Civico4” offre la propria disponibilità per fissare un qualsivoglia appuntamento con l’Amministrazione comunale uscente e/o la ditta appaltatrice sui luoghi dove nutriamo più di un dubbio sul fatto che il servizio venga effettuato.
Ancora, riportiamo a beneficio dell’opinione pubblica la cifra in bilancio nel piano esecutivo di gestione per l’insieme dei servizi che rispondono all’igiene urbana nella nostra città, alla voce “tassa smaltimento rifiuti solidi urbani”: 33.109.000,00 euro (Categoria 010151).
Infine, si sottolinea la meritoria condotta di molti condomini siracusani che recentemente alloggiano i cassonetti all’interno del proprio spazio privato e che pagano personale ad hoc per trasportare i carrellati sulla pubblica via per consentire la raccolta da parte del Gestore e dunque sostituendosi ad esso.
Quindi oltre alla Tari anche il costo del servizio autogestito! Come disse Totò: “E io pago!”.
(nella foto la discarica pubblica di via Giuseppe Reale, segnalata all'Amministrazione comunale, cui è stato inviato anche un video realizzato nell'atto in cui un furgone scarica del materiale di risulta e senza, ad oggi, alcun riscontro).