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RISSA IN ORTIGIA: QUELLO CHE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON DICE

2022-04-26 00:00

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RISSA IN ORTIGIA: QUELLO CHE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON DICE

La ribalta nazionale della rissa nel centro storico di Ortigia non può essere derubricata dall’Amministrazione comunale uscente ad una serie di ver

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RISSA IN ORTIGIA: QUELLO CHE L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE NON DICE. LE REGOLE CHE GIA’ ESISTONO E L’INDOLENZA DEL VERMEXIO. LA CLASSE DIRIGENTE CHIEDA SCUSA ALLA CITTA’ (COMUNICATO STAMPA).

La ribalta nazionale della rissa nel centro storico di Ortigia non può essere derubricata dall’Amministrazione comunale uscente ad una serie di verbi declinati al futuro, in assenza di una netta e chiara assunzione di responsabilità su tutte le inadempienze che hanno caratterizzato il Vermexio negli ultimi quattro anni, dal punto di vista dell’applicazione del Regolamento sui velocipedi e le motocarrozzette.

Quel “saremo rigorosi” pronunciato dalla classe dirigente del Vermexio va accompagnato dalle pubbliche scuse nei confronti della cittadinanza per il fatto che fino ad oggi non lo sono stati.

In premessa, va detto che questa Amministrazione comunale investe sul servizio di motocarrozzette e velocipedi, tant’è che nel marzo del 2021 chiede e ottiene dal Commissario straordinario la modifica del Regolamento per elevare a dieci il numero delle autorizzazioni di noleggio con conducente, attualmente ferme a cinque. Per cui il Regolamento cui facciamo riferimento è quello così modificato dalla Delibera numero 6 del 14/04/2021 del Commissario straordinario.

In questo regolamento, all’articolo 10 si chiarisce che “è vietata la sosta con posteggio su suolo pubblico di piazza” e che i mezzi debbano stazionare nelle loro rimesse, trattandosi peraltro di una tipologia “n.c.c.”. Comprendete, dunque, il nostro stupore nel sentire che l’Amministrazione comunale interverrà (al futuro) inibendo alcune piazze (non tutte) e individuando un’area di stazionamento (in contrasto con la tipologia di autorizzazione).

Dunque, a fronte della rissa, l’Amministrazione comunale annuncia modifiche in senso estensivo, anziché restrittivo.

L’Amministrazione comunale si è assunta la responsabilità del decoro e dell’immagine della città nell’investire su questo servizio nel momento stesso in cui ha imposto, all’articolo 12, un contrassegno con la scritta “Comune di Siracusa”, il relativo stemma ed il numero dell’autorizzazione. Suona, quindi, anche strano che oggi scopra che esistano in circolazione, oltre i cinque mezzi autorizzati, una quindicina non autorizzati. Anche perché, secondo quanto riportato all’art. 22 : “spetta alla Polizia Municipale il compito di vigilare sul rispetto delle norme contenute nel presente regolamento e sull’accertamento e notifica ai trasgressori delle sanzioni previste”.

L’articolo 26 introduce la sospensione della licenza nel caso in cui ci sia avvalga di personale non regolarmente assunto, ma dubitiamo che l’Amministrazione comunale abbia mai fatto una sola verifica in merito.

Dunque, la questione non è, come ha asserito l’Amministrazione comunale, interdire piazze e redigere un nuovo regolamento ma, come per la gran parte delle volte, fare applicare le regole che già esistono. E, in questo caso, scusarsi con la città per non averlo fatto e per la figura che la città ha rimediato davanti al Paese. Quella stessa città che questa Amministrazione pensava di candidare a Capitale italiana della Cultura.