QUARTO POSTO IN ITALIA PER PERDITE IDRICHE (67,6%), 52 GUASTI IN 24 MESI SULLA RETE, NESSUN INTERVENTO IMPORTANTE CON FONDI PROPRI, APPALTI CHE NON CONSENTONO GRANDI INVESTIMENTI. IL “REPORT” DI CIVICO4 SULLA SITUAZIONE IDRICA IN CITTA’ (COMUNICATO STAMPA).

Secondo il più recente report dell’Istat sulle perdite di acqua della rete di distribuzione dei comuni italiani, Siracusa occupa il quarto posto con il 67,6% di perdite idriche. Oltre due terzi dell’acqua immessa va perduta. In comuni come Pavia, Como, Biella, Livorno, le perdite idriche – per intenderci – sono inferiori al 15%. Al danno di una rete “colabrodo”, si aggiunge la beffa dei guasti e dei disservizi a danno di una cittadinanza che, sempre più, rappresenta la vittima sacrificale di un’Amministrazione comunale priva di ogni attenzione e lungimiranza su infrastrutture e servizi di base.
Senza tener conto dei tanti piccoli disagi non monitorati, “Civico4” ha messo nero su bianco 52 grandi disservizi negli ultimi 24 mesi, con casi di assenza di acqua in porzioni rilevanti della città prolungatosi fino ad intere giornate. Un elenco numeroso per l’intervallo di tempo considerato, a dimostrazione che le reti sono arrivate al limite massimo consentito. Preoccupa l’elevata presenza di interventi su condotte di adduzione ai serbatoi con sfiati che, a riparazioni ultimate, agiscono direttamente sui rubinetti. Anche l’estate in corso non è stata finora da meno sul piano della rottura delle tubazioni.
L’Amministrazione comunale uscente ha sostanzialmente ritenuto di basare l’ammodernamento della rete, che era un problema importante e che è diventato in questi quattro anni una questione urgente, sulle “manne” dal cielo di finanziamenti esterni come quelli regionale e/o a valere sui fondi del PNRR. Ma può un’Amministrazione assistere e subire una quantità di guasti e disservizi come quelli che oramai attanagliano la città solo sull’alea dei fondi esterni senza programmare capitolati di appalto di ampio respiro che permettano di mettere in sesto porzioni della città dove la rete risulta particolarmente fatiscente?
15 guasti sui 52 inseriti nel report riguardano la Borgata, con una mole di interventi non risolutivi che ha caratterizzato il ripristino del servizio, con una spesa pubblica enorme e senza alcun intervento specifico inserito nel più recente capitolato di appalto, per poi affidarsi alla “manna” di un finanziamento esterno come quello richiamato dalla delibera di Giunta numero 115 del 20/07/2022, di cui non sappiamo ancora quando vedremo il dispiegarsi e a quanti guasti e disservizi ancora dovremo assistere.
E’ un comportamento squalificante e inaccettabile quello di prendersela con le regole del gioco quando non si vince. Delle due l’una: o non si conoscono le regole, e quindi la città ha perso per ignoranza, oppure si conoscono le regole e non si è in grado di applicarle, e quindi la città ha perso per incompetenza. Tertium non datur. Ci riferiamo, naturalmente, alla giustificazione fornita dal primo cittadino a fronte della perdita dei fondi del Pnrr a causa del fatto che andavano richiesti nel contesto dell’ambito territoriale integrato. L’intervista rilasciata a SkyTg24 nell’ambito del dossier sulla “rete colabrodo” è imbarazzante per la nostra comunità e ci impegna, ancor di più, nella battaglia civile per una Amministrazione più adeguata rispetto a quella uscente.
Una gestione disastrosa che nasce da un gruppo di potere focalizzato sull’effimero e il superfluo, mentre qualunque indagine statistica del nostro Paese colloca la città di Siracusa in fondo alle classifiche che interessano i servizi essenziali e le infrastrutture.